Scritto da Fabio Baldi
Hai bisogno di farti pubblicità ma non hai un budget molto elevato? Ecco a te un’ottima idea per soddisfare questa tua necessità: ti presento il “guerrilla marketing” una tecnica di marketing non convenzionale da cui rimarrai affascinato.
Se si osservano bene semafori, bidoni della spazzatura, muri e qualsiasi altra superficie dove si possa appiccicare qualcosa, si noteranno degli strani adesivi. Niente paura non sono segnali di bande male intenzionate. In Inghilterra la chiamano «guerrilla marketing» e da poco ha preso piede anche nella nostra città. Le aziende comunicano la loro marca attraverso dei simboli senza alcuna scritta: all’apparenza dei semplici adesivi o graffiti, per di più così facendo non pagano le tasse di affissione.
(P. A., Stampa, Milano)
L’espressione “guerrilla marketing”, coniata nel lontano 1984, viene tuttora utilizzata per indicare le strategie di vendita low-cost ad alto impatto emotivo, come la pubblicità sulle copertine dei libri, sui pass dei locali notturni, fino ad arrivare al GPS advertising system, grazie al quale le immagini pubblicitarie dei bus londinesi cambiano a seconda della location, e così via».
Corriere della sera
La finalità di tali iniziative è interrompere il fluire della quotidianità, di stimolare i consumatori ad interagire in modo nuovo e originale con il brand e, soprattutto, generare viralità tramite il consumatore stesso che, stupito ed emozionato, finirà con condividere il contenuto sui suoi social.
Ecco 2 pratici esempi.
Per rendere l’idea pensa ai Lucca Comics,ovvero alle fiere del fumetto: in questi luoghi i personaggi dei fumetti si concretizzano, diventano reali.
Se indossare un costume non fa per te, un’altra possibile azione è la distribuzione di campioni omaggio in prossimità di punti vendita: in questo modo i consumatori possono provare il prodotto e apprezzarlo. Questo, come numerose ricerche sul campo ci suggeriscono, aumenta notevolmente la probabilità che essi acquistino quel prodotto.
Coinvolgi il maggior numero possibile di persone.
Il buon esito di una campagna di guerrilla marketing dipende dal numero delle persone coinvolte. Maggiore è il numero dei soggetti “colpiti” maggiori sono le probabilità di riuscita.
Per chi come me non vive in grandi metropoli é possibile sfruttare luoghi dove transitano molte automobili o dove i possibili “bersagli” sono soliti passeggiare. Sono luoghi perfetti i semafori o le aree relax, ovvero dove le persone assaporano quello che li circonda: piazzette , centri storici, parchi giochi; puoi lasciare volantini sui tavoli di un bar.
Ricorda sempre di rispettare l’ambiente che ti circonda. Non rovinare le opere d’arte o imbrattare i muri. Utilizza possibilmente materiali biodegradabili ed ecocompatibili.
Sui Social network, l’unione fa la forza !
I social network recitano il ruolo da protagonista con particolare riferimento a Facebook, YouTube, Twitter, Instagram e Whatsapp.
Un guerriglia marketing ben fatto deve coinvolgere e stupire, interrompere la quotidianità di chi guarda. Inoltre, bisogna farli diventare virali….
Qual’è il miglior social per fare marketing? La risposta è sempre la stessa: Dipende!
Ma dipende da cosa? Se vuoi saperne di più clicca qui.
In conclusione per realizzare una campagna di guerriglia marketing efficace non è sufficiente essere creativi e ad alto impatto, bisogna anche strutturare una strategia che permetta di divulgare “l’evento” o l’installazione tramite i canali più frequentati come i social, ma anche la stampa e le tv locali possono giocare un ruolo importante. Per comprendere meglio le potenzialità del Guerrilla Marketing, ti consiglio di leggere la strategia multisensoriale utilizzata da Dunkin’ Donuts!
Spero che l’articolo ti sia piaciuto! In attesa del prossimo, goditi una gallery dei migliori Guerrilla Marketing!