Hai mai sentito parlare di Personal Branding? Spesso questo concetto è affiancato all’immagine dell’influencer, ma in realtà si tratta di un’associazione parecchio riduttiva. Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati in situazioni in cui era necessario “vendersi” o “distinguersi” dalla concorrenza : il colloquio di lavoro è un esempio lampante che ci mostra l’importanza del Personal Branding. Parlando di colloqui, sto in realtà trascurando uno step fondamentale senza il quale non avremmo speranze di farci notare da un recruiter: la scrittura del curriculum.
Regole base per scrivere un buon curriculum
Prima di parlarvi degli aspetti più creativi, vi semplifico alcune caratteristiche base che deve avere il vostro curriculum per non essere immediatamente cestinato:
- Non è un manuale, ma è un curriculum: se pensate “più lungo è, meglio è” state già partendo con il piede sbagliato. Un selezionatore è abituato a visionare centinaia di curricula al giorno e di certo non perderà venti minuti a leggere il vostro. La lunghezza ideale? Massimo tre pagine, preferibilmente schematizzate.
- Uno stesso curriculum per tutti…sbagliato! Non funziona così, ragazzi: ogni offerta di lavoro comprende una serie di esperienze e competenze ricercate per quella determinata posizione lavorativa. Se presentate un curriculum per il per il posto di web developer in un’azienda, non frega niente a nessuno se a 16 anni avete fatto il bagnino sulla spiaggia di Rimini: scrivete solo le esperienze importanti che dimostrano al recruiter che avete le competenze per svolgere quel lavoro!
- Scegliete un immagine professionale… non siete sui social! Mi è capitato di vedere curriculum con foto assurde: serate in discoteca, sguardi provocanti, foto di coppia, cocktail in mano… Ehi ragazzi, guardate che non siete ad un provino di “Uomini & Donne”! Per una persona che non vi conosce, la prima impressione è tutto. Cercate una foto sobria che vi dia un aspetto professionale, niente scollature vistose o occhiali da sole.
- Descrivetevi in poche righe… e mettete tutto all’inizio! Spesso il recruiter legge solo le prime righe del vostro curriculum: impegnatevi a scrivere una presentazione che possa incuriosirlo e spingerlo a leggere il resto.
- Usate le parole chiave per superare la scannerizzazione automatica (ATS). Si, avete capito bene: alcune aziende utilizzano dei software per scannerizzare automaticamente i curricula. Gli applicant tracking system (ATS) fanno risparmiare tempo e dividono i candidati “adatti” da quelli “non idonei”. Questi sistemi, a quanto pare, eseguono la scansione del curriculum in base ai termini che compaiono nell’offerta di lavoro. Come passare questo “test”? Scrivete le vostre competenze usando le stesse parole dell’annuncio.
E ora metteteci un po’ di creatività!

Dopo questa breve (mica tanto) parentesi, passiamo all’argomento centrale di questo articolo: come differenziarsi dagli altri?? Ci sono vari modi, sta a voi scegliere quello più adatto alla situazione e al vostro modo di fare, dopotutto si tratta di Personal Branding: deve rispecchiare voi e nessun altro!
- Pensate ai vostri valori, alla vostra personalità e alle passioni! Ok, non dico di scrivere un tema sulla vostra personalità, ma al recruiter può fare piacere sapere qualcosa di più personale su di voi, sul vostro modo di pensare al lavoro, quale sarebbe il vostro ambiente lavorativo ideale e quali sono i vostro obiettivi di carriera.
- Pensate a cosa vi rende unici: ci sono tanti che hanno il vostro stesso titolo di studi ed esperienze simili alle vostre, cercate di descrivere ciò che vi rende unici, come un premio vinto, una visione del mondo, una percezione diversa, una competenza trasversale… riflettete su voi stessi!
- Non solo Europass… ma anche altro! Diffusissimo all’estero e in espansione in Italia, il curriculum grafico e il video curriculum sono due ottimi modi per dire: “Ehi, guarda come sono creativo!“. Scherzi a parte, queste due modalità di scrivere il curriculum sono davvero molto efficaci.
Curriculum grafico
Basta il solito Europass! Se vuoi fare un serio Personal Branding esistono vari modi per impostare un curriculum! Prima di passare alla modalità ad “alto impatto” voglio fare una premessa: ho sentito molti recruiter lamentarsi di queste modalità eccessivamente creative di presentazione e ne ho sentitti altrettanti dichiarare di adorare queste stesse modalità. A proposito di ciò vorrei darvi un piccolo consiglio: prima di lanciarvi in questa scelta, approfondite la vision e la mission dell’azienda che ha formulato l’offerta di lavoro. Chiarito questo, mettetevi comodi e guardate queste immagini:
Questi sono solo alcuni esempi di curriculum grafici che schematizzano e attirano certamente l’attenzione all’interno di un mucchio di noiosi Europass. Vuoi distinguerti? Questo è certamente il modo per spiccare nella massa e fare un buon Personal Branding.
Video Curriculum
Un altra modalità per stupire un recruiter è fargli trovare un file video nella mail con oggetto: “Curriculum per candidatura X” o un cd/pen drive sulla sua scrivania. Vi linko un esempio carino di video curriculum:
Come avete appena visto, il video curriculum vi consente di mostrare le vostre competenze e capacità a 360 gradi: parlare una lingua, possesso di competenze grafiche, uso del computer, ma non solo. Infatti, attraverso un video del genere il recruiter ha la possibilità di conoscervi anche in modo più personale: può vedere il vostro atteggiamento e capire qualcosa in più sul vostro modo di essere. Non volete osare così tanto? Potete iniziare ad affiancare un curriculum grafico di una pagina al classico modello Europass e vedere quali sono i risultati.
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