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Una Font per ogni occasione!

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Per attirare l’attenzione, la cura dei particolari è fondamentale, soprattutto in un luogo caotico come l’Internet. Tra questi dettagli che fanno la differenza, oltre al colore , vi è certamente la scelta della font. Qual è la font migliore? E quella da evitare?

Font… che?

Prima di svelarvi alcuni segreti “neuromarkettari”, cerchiamo di capire meglio cosa siano le font, come hanno avuto origine e perchè sono così importanti.

Che cos’è la Font? L’Accademia della Crusca, aprendo un curioso dibattito sul termine (clicca qui per l’articolo), ci dice:

Trattasi di una “serie completa di caratteri dello stesso tipo, distinti per stile e corpo”. Per la Treccani una “serie e insieme di caratteri”. Il termine font, specifica la Crusca, deriva dal sostantivo inglese font, ovvero “fonditura”, a sua volta derivato dal francese medievale fonte, ovvero “fusione”.

Quindi, adesso che abbiamo specificato l’origine e il significato di questo termine, possiamo riflettere su alcuni aspetti legati alle diverse tipologie di font esistenti online.

Ad ogni Font il suo significato!

Perchè quando frequentavamo le scuole medie (i nati dal ’90 al ’93 mi capiranno molto bene) e ci propinavano i corsi sull’utilizzo di Microsoft Word, eravamo fissati, ma proprio fissati con “Comics Sans”? Vi ricordate? Questo Font, che richiama in modo evidente la scrittura di un bambino, nasce proprio con l’intenzione di essere spiritoso. Il suo creatore, Vincent Connare, tipografo presso la Microsoft, si ispirò niente poco di meno che alla scrittura presente… sui fumetti. Adesso,pare che il povero Comic Sans sia nella lista dei caratteri più odiati del web.

Altra domandina… Vi siete mai chiesti perchè le Tesi di Laurea, così come i documenti ufficiali in genere, siano obbligatoriamente scritti utilizzando “Times New Roman” ? Di certo non per la sua “attrattività”, ma anzi tutt’altro: la scelta ricade propro su questa tipologia di carattere (appartenente alla famiglia Serif) in quanto appare “impersonale” ed ha lo scopo di creare un’omogeneità tra gli elaborati, trasmettendo una sorta di “serietà”. E i cosiddetti Sans Serif? Questa tipologia di caratteri, a cui appartengono l’Arial o l’Helvetica, trasmettono un’idea di modernità ed innovazione, sono spesso utilizzati per la stampa, ma hanno una connotazione più “fresca” e meno seria rispetto ai Serif.

Ma non finisce qui: le font sono anche vittime degli stereotipi di genere! Pare che le Font “in grassetto” siano percepite come maschili, mentre Font in corsivo, light e “leggere” come femminili. Insomma, ci sarebbe da scrivere un intero libro sui font( e Simon Garfield l’ha proprio fatto con “Sei proprio il mio Type”) , per raccontare la loro buffa origine e i loro utilizzi. Ciò che interessa a noi del mestiere è capire quali sono le font consigliate per ogni occasione e quelle da evitare come la peste.

Font: usare con cautela!

Adesso passiamo alla pratica! Qual è la Font più usata su Internet? E la più attraente? E quali sono le peggiori? Ecco una gallery delle “Top Font”.

Dopo aver parlato delle font più cool, ecco una gallery delle font più brutte e illeggibili:

Vorresti creare una tuo personale Font?

Mmmm curioso, certo, ma non assicuro l’efficacia! Il sito fontifier.com ti permette di creare la tua Font personalizzata partendo dalla tua stessa grafia! Cosa aspetti? Prova a creare la tua Font e mostrala agli amici!

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